MEDAGLIE DELL’ACCADEMIA ITALIANA DI STUDI NUMISMATICI

Medaglia ideata e modellata dallo scultore eugubino Nello Bocci (1945-2013), battuta in argento e in bronzo con il diametro di 110 mm (1998).
Al diritto è raffigurata un’allegoria della Dea Moneta al centro dei due piatti di una bilancia: su quello di sinistra è posta una colonna ionica, a rappresentazione della cultura, e su quello di destra una cornucopia con monete simboleggiante la numismatica; attorno legenda ACCADEMIA DI STUDI NUMISMATICI.
Nel rovescio un movimento di onde evoca il flusso della cultura e della storia, mentre all’interno di un proscenio greco sono incisi il nome dell’accademico e l’anno d’ammissione al sodalizio. Intorno il motto dell’Accademia HUMANA PER NUMMOS PERQUIRO.
Il primitivo logo adottato dall’Accademia fu sostituito definitivamente da quello raffigurato su questa medaglia quando ci si rese conto che era già utilizzato da un’altra associazione numismatica italiana.

Medaglia realizzata dall’accademica Laura Cretara celebrante il primo decennale del sodalizio (1996-2006). Fu coniata in argento e in bronzo satinato con un diametro di 80 mm.
Nel diritto è rappresentato il profilo di una giovane donna il cui capo è adornato da un fregio, composto da monete e medaglie, posato su un velo che riprende il planisfero annodandosi, in basso, nel segno dell’infinito; tutto intorno il motto PARVA MOLE GRANDIA CANIT [attraverso una piccola mole, (de)canta grandi cose].
Nel rovescio, lo stesso profilo delineato su di un libro aperto dal quale prende il volo una simbolica colomba; tutto intorno la legenda ACCADEMIA ITALIANA DI STUDI NUMISMATICI – 1996 * 2006.
Per il primo decennale dell’attività dell’Accademia fu deciso di far coniare alla storica ditta fiorentina Picchiani e Barlacchi una medaglia di grande modulo, sia in argento che in bronzo, eseguita appositamente dall’accademica Laura Cretara con una tiratura strettamente limitata da distribuire a tutti i membri dell’Accademia.

Medaglia realizzata in collaborazione con il Circolo Numismatico Mediceo di Firenze modellata dal maestro Cesare Alidori (2005). Fu coniata nel diametro di 60 mm, in bronzo lucido e patinato. Nella cornice esterna lucida del diritto sono riportate la legenda VICENZA NUMISMATICA e l’iscrizione XIV EDIZIONE ANNO 2005, nonché i loghi dell’Accademia, del Circolo Mediceo e, più in basso, quello dell’Esposizione; nel campo alcuni numismatici sono intenti ad analizzare monete e medaglie. Nel rovescio invece sono raffigurati vari macchinari e strumenti di zecca contenuti dentro la legenda ACCADEMIA ITALIANA DI STUDI NUMISMATICI – CIRCOLO NUMIAMATICO MEDICEO FI.

Medaglia celebrativa del centenario della pubblicazione del primo volume del Corpus eseguita con la supervisione dell’accademico Vittorio Lorioli (2010). I conii furono allestiti dall’incisore Pierino Monassi, mentre la coniazione fu attuata nello stabilimento OMEA di Milano in bronzo satinato con diametro di 80 mm. Nel diritto è raffigurata a sinistra una cornucopia da cui fuoriescono monete, mentre sulla destra si staglia la sagoma del primo volume del Corpus; al centro, un calamaio una penna ed un foglio arrolato sono i simboli del lungo lavoro che fu svolto dai compilatori. Attorno c’è la legenda MCMX CORPVS NVMMORVM ITALICORVM.
Nel rovescio, sopra la rappresentazione geografica dell’Italia, è riportata una lunga iscrizione su dieci righe, inneggiante all’opera compiuta dal Re e alla gratitudine dei numismatici per l’opera.
Nel 2010 furono coniate due medaglie, questa era la prima, rivolta a ricordare i cento anni del ‘Corpus’; l’altra era dedicata al compimento degli ottanta anni del Presidente onorario Mario Traina.

Medaglia celebrativa per l’ottantesimo compleanno del primo Presidente dell’Accademia, Mario Traina (2010), eseguita dall’incisore Alessandro Verdi con la supervisione dell’accademico Vittorio Lorioli, fu realizzata dallo stabilimento OMEA di Milano in bronzo satinato con diametro di 50 mm.
Nel dritto si trova la figura intera di un coniatore nell’atto di battere delle monete a colpi di martello, mentre in alto a sinistra si vedono le due torri di Bologna che ricordano la città natale di Traina. Nel rovescio, lo sfondo è occupato da un grande numero 80, parzialmente coperto da una lunga iscrizione in latino che evoca i sentimenti di gratitudine degli amici per tutta l’opera svolta dallo stesso Traina a favore della numismatica (il testo latino fu ideato dal professor Aldo Luisi).

Il distintivo dall’Accademia (mm 13) realizzato in oro e smalti dallo stabilimento OMEA di Milano.