BREVE STORIA DELL'ACCADEMIA ITALIANA DI STUDI NUMISMATICI

Il dott. Mario Traina (1930-2010) primo Presidente dell’Accademia Italiana di Studi Numismatici.

L’idea di costituire un’Accademia di soli studi numismatici venne ad alcuni membri della già esistente “Accademia Italiana di Studi Filatelici e Numismatici” fondata nel 1975 e con sede a Reggio Emilia. Questo gruppo di “soci fondatori”, coordinati dal giornalista Mario Traina, si impegnò affinché sorgesse “… un sodalizio finalizzato a promuovere lo studio scientifico della numismatica, contro una tendenza sempre più prevalente e negativa di un collezionismo fine a se stesso, accompagnando ed integrando la ricerca universitaria attraverso una reciproca collaborazione di pari dignità … un sodalizio che riunisse e facesse incontrare quanti, per pura passione e non per altri interessi, amavano e studiavano le monete e le medaglie. Perché dallo scambio di idee e di esperienze non potevano che derivare ulteriori incentivi alla ricerca e alla conoscenza”.

1996

Il 23 novembre 1996 a Roma e il successivo 15 marzo 1997 a Firenze si riunirono sedici studiosi di numismatica italiani che fondarono la ‘Accademia di Studi Numismatici’, approntandone uno statuto, un logo e un motto. Come simbolo fu scelto il rovescio di un sesterzio di Antonino Pio, raffigurante la ‘Dea Moneta’, e come motto la frase ‘HVMANA PER NVMMOS PERQVIRO’ (attraverso le monete studio le vicende umane). Infine, il 23 maggio 1997, con atto del notaio Paolo Bonoli di Bologna, il dott. Mario Traina e il prof. Giorgio Tabarroni ratificarono la costituzione dell’Accademia. Alla presidenza venne coralmente eletto Mario Traina, affiancato nel consiglio direttivo dal prof. Giorgio Tabarroni, chiamato a ricoprire la carica di vicepresidente e dal dott. Michele Chimienti, a cui fu affidato il compito di segretario e tesoriere.

Tra le prime iniziative si convenne di dare vita ad un ‘Notiziario’ che tenesse informati gli accademici delle attività del sodalizio. Alla dott.ssa Lisa Bellocchi fu affidata la direzione e la responsabilità di questo organo di informazione, a Michele Chimienti e a Gianluigi Russo la sua effettiva redazione.

A queste prime iniziative seguì subito un’intensa attività culturale e scientifica in cui furono impegnati la maggior parte dei membri del neo sodalizio. Vennero allestite mostre, pubblicati cataloghi e notiziari, tenute conferenze e patrocinate sponsorizzazioni, grazie anche ad un stretta collaborazione con l’ente Fiera di Vicenza, promotore della manifestazione “Numismata Italia”, in seguito ridenominata “Vicenza Numismatica”.

1997

Nell’edizione del 1997 di ‘Numismata Italia- Salone della Numismatica, Medaglistica e Cartamoneta’ che si tenne a Vicenza dal 3 al 5 ottobre, su proposta dell’accademico Ruotolo, fu organizzata la mostra “Quando un libro vale oro – L’arte della stampa per monete e medaglia (secoli XVI – primi del XX)” in cui furono esposti oltre cento libri d’antiquariato editi tra il XVI ed il XIX secolo: volumi di eccezionale rarità, vere opere d’arte, tomi che valevano effettivamente tanto oro quanto pesavano. Dei volumi esposti fu redatto un apposito catalogo, corredato da ricche schede redatte dagli accademici espositori Modesti, Ruotolo, Scerni, Tabarroni e Traina.

Oltre a questa mostra, la partecipazione dell’Accademia alla manifestazione di Vicenza si concretizzò anche con una relazione dell’accademico Chimienti sul tema “L’ascesa al potere dei Bentivoglio attraverso le monete bolognesi”.

 

1998

L’anno successivo l’Accademia venne invitata a dare un proprio contributo in occasione della Fiera Campionaria di Bologna che si tenne nella città felsinea dal 6 al 14 giugno. Oltre all’incontro scientifico organizzato dalla dott.ssa Paola Giovetti, responsabile delle raccolte numismatiche del Museo Civico Archeologico di Bologna, e all’intervento del prof. Giancarlo Alteri, conservatore del Medagliere Vaticano, sulla medaglistica di Papa Benedetto XIV Lambertini (1740-1758), fu allestita una mostra per così dire ‘petroniana’, nella quale venne proposta una selezione di circa cento medaglie dedicate ad avvenimenti o personaggi illustri di Bologna che l’ing. Franco Manaresi pose a disposizione dell’Accademia. L’esposizione fu arricchita dalla presentazione di antichi bandi monetali della collezione dell’accademico Chimienti.

Nello stesso anno, dal 2 al 5 ottobre, l’Accademia partecipò alla manifestazione di Vicenza organizzando due mostre di grande interesse. La prima, sul tema ‘Fiorino, dollaro del medioevo – L’arte delle monete di Firenze attraverso gli incisori’, offrì al pubblico la possibilità di ammirare una raffinata selezione di fiorini d’oro di Firenze e di alcune loro imitazioni provenienti dalla collezione del compianto dott. Mario Bernocchi (1915-1995), il tutto impreziosito dalla esibizione delle opere dello stesso studioso fiorentino e dall’esposizione di una specifica selezione di tessere mercantili: i quarteruoli dei mercanti medievali. L’accademico Giuseppe Toderi curò la redazione del relativo catalogo a colori. La seconda fu una mostra antologica delle opere del medaglista e studioso scomparso Mario Valeriani (1912-1997) che comprendeva ottantanove medaglie, venticinque sculture, ventuno ceramiche, due vasi e quattro lavori in cuoio, il tutto accompagnato dal relativo catalogo, il terzo della collana dell’Accademia, dal titolo ‘Mario Valeriani. artista, studioso e poeta della medaglia”, redatto dall’accademico Adolfo Modesti.

Infine la partecipazione dell’Accademia fu completata dalla organizzazione del convegno ‘I falsi: studio, collezionismo e commercio’, moderato dal dott. Francesco Sernia, Presidente emerito della Corte dei Conti a Roma, studioso di numismatica moderna e presidente del glorioso Circolo Numismatico Napoletano. A questo convegno parteciparono alcuni accademici con propri contributi.

 

1999

Agli inizi di aprile 1999 si tenne a Roma, presso il Museo Nazionale Romano, messo a disposizione dall’accademica Silvana Balbi de Caro, un’assemblea generale dell’Accademia durante la quale si procedette al rinnovo delle cariche sociali. Su proposta dell’accademico Guido Crapanzano, Mario Traina fu riconfermato alla presidenza per acclamazione e Giorgio Tabarroni fu riconfermato vicepresidente.

Durante l’edizione di “Numismata Italia 1999” venne proposta la mostra ‘Le grandi monete di argento dei Borboni di Napoli’ in cui furono esposte monete di grande rarità e bellezza.  Accanto a questa mostra furono esposti, in dieci grandi bacheche, volumi, saggi ed estratti che testimoniarono quanto ricco, determinante e diversificato fosse il contributo dell’Accademia alla promozione e alla divulgazione della cultura numismatica. Un numero speciale del Notiziario fu dedicato a ‘La bibliografia degli Accademici’, un fascicolo di oltre 60 pagine, redato dall’accademica Lisa Bellocchi.

Infine, moderato dal prof. Giovanni Gorini, si svolse il seminario di studi ‘Periodici e Riviste numismatiche – Realtà e prospettive’ che vide la partecipazione della dott.ssa Silvana Balbi de Caro per il ‘Bollettino di Numismatica’, del prof. Ermanno Arslan per i ‘Quaderni Ticinesi’, del prof. Daniele Foraboschi per la ‘Rivista Italiana di Numismatica’, del dott. Josè Martinez Gallego per la rivista spagnola `Crónica Numismática’, del dott. Giovanni de Rosa per il mensile ‘Cronaca Numismatica’ e del dott. Franco Grigoli per la rivista ‘Panorama Numismatico’.

 

2000

Nell’edizione del 2000 l’Accademia presentò a Vicenza tre mostre, ognuna corredata da un apposito catalogo.

Con il titolo “Anche questa è moneta – Monete primitive, strane e curiose di Africa, Asia, Oceania e America” venne esposta la più ricca collezione esistente in Italia di tutti quegli oggetti provenienti dalle più remote regioni del mondo che in origine, quando ancora la moneta non era stata istituita, costituivano un mezzo di scambio: conchiglie, collane, armille, spiedi, lance, asce, piume ed altro, appartenente e curata dall’accademico Piero Voltolina.

Nella seconda mostra, relativa alle ‘Medaglie degli Anni Santi’, curata dall’accademico Adolfo Modesti, di grande attualità in quanto, proprio in quell’anno, si celebrava il Giubileo del 2000, vennero esposte seicento medaglie di vari metalli che documentarono, attraverso le loro impronte e legende, la storia della “Sagra della perdonanza” dal 1300 ai giorni nostri. L’esposizione era arricchita di altre rare e preziose testimonianze, come alcuni mattoni serviti a murare le Porte Sante, il primo pannello in bronzo (poi sostituito) destinato a decorare la Porta Santa di San Pietro, libri ed altri documenti originali di notevole interesse storico e religioso. La mostra ebbe un tale successo che essa, su richiesta del dott. Ennio Bispuri, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona, fu trasferita poi in questa città rimanendovi esposta, nel Museo Diocesano, dal 5 al 29 aprile 2001.

La terza mostra dal titolo “Arte e moneta 2000”, ideata dall’accademico Giuseppe Ruotolo, volle mettere in rilievo gli stretti legami esistenti tra arte e moneta alla luce delle ultime tendenze ed esperienze artistiche tramite l’invito rivolto a quattordici artisti, in rappresentanza di tutta l’Italia, a realizzare una loro opera secondo la tecnica da ciascuno preferita.

 

2001

In seguito a deliberazione del Consiglio Direttivo, poi ratificata dalla Assemblea Generale, venne mutata la denominazione dell’Accademia in ACCADEMIA ITALIANA DI STUDI NUMISMATICI.

Nell’edizione del salone di Vicenza 2001, l’Accademia organizzò tre mostre. Nella prima, curata dall’accademico Franco Bartolotti e dal titolo “Cavalieri della vecchia Europa” furono esposte, accompagnate dal relativo catalogo, oltre centocinquanta preziose onorificenze (stelle, croci, placche, collari di tutte le forme, pendenti dai variopinti nastri), spesso smaltate in vivaci colori e realizzate in metalli quasi sempre preziosi (oro, argento e qualche volta in platino) di venticinque nazioni che riproposero la storia, le usanze e i sentimenti civili e religiosi di diversi Paesi.

La seconda mostra venne dedicata al tema ‘Riviste e Periodici Italiani di Numismatica’. Sessanta furono le pubblicazioni esposte, la più ampia rassegna del genere mai realizzata, provenienti dalla Biblioteca del Civico Museo Bottacin di Padova. Alla mostra si accompagnò un particolare volume-catalogo, redatto dall’accademico Giuseppe Ruotolo con la collaborazione del Presidente Traina.

La terza mostra, dal titolo “La cartamoneta della Repubblica Sociale Italiana”, venne curata dall’accademico Guido Crapanzano e propose la monetazione cartacea di quel travagliato periodo intercorso tra l’Armistizio (8 settembre 1943) e la proclamazione della Repubblica Italiana (2 giugno 1946). L’esposizione fu accompagnata da un saggio di Roberto Mori sulla storia monetaria del periodo preso in esame.

 

2002

Nell’edizione del Salone di Vicenza dell’ottobre 2002 l’Accademia organizzò un convegno scientifico, con la partecipazione di quattro prestigiose cattedre universitarie, dedicato in gran parte all’informatica ed allestì tre mostre. La prima, curata dall’accademico Giuseppe Ruotolo, dal titolo ‘I sigilli della basilica di San Nicola di Bari – Periodo Bizantino Normanno e Svevo’ presentò un aspetto del tutto originale, ovvero i sigilli allegati alle pergamene a garanzia della loro autenticità, di quanto conservato nel prestigioso archivio presente a Bari, nella basilica di San Nicola.  L’importanza di questi testi per la storia dell’Europa medievale è fondamentale, dato che il periodo della dominazione dei Normanni nell’Italia Meridionale e la creazione del Regno di Sicilia con Ruggero II (1095-1154) rappresentano per la Chiesa l’inizio della sua grandezza, promossa dalla devozione del popolo e dalla munificenza dei Principi e dei Papi. La mostra fu accompagnata dal relativo catalogo curato dall’accademico Giuseppe Ruotolo con la collaborazione del padre prof. Gerardo Cioffari O. P.

Nella seconda mostra, dal titolo ‘Piastre e Scudi nella Roma del Papa-Re’, curata dall’accademico Arturo Lusuardi ed accompagnata dal relativo catalogo, furono esposte molte delle piastre e degli scudi, le monete d’argento di massimo modulo, emessi per alcuni secoli dai Papi. Anche per questa mostra fu redatto un apposito catalogo a colori curato dall’accademico Arturo Lusuardi.

Infine l’accademico Guido Crapanzano, in collaborazione con la Banca d’Italia, con l’Intenational Bank Note Society e con il Club Europèen du Papier Monnaie, curò la mostra di cartamoneta dal titolo “Possedimenti ed occupazioni militari italiani all’estero (1893-1951)” in cui furono esposte tutte le emissioni conseguenti agli intenti espansionistici e alle occupazioni militari italiane nel mondo, partendo dai biglietti emessi nel 1893 dal capitano Filonardi in Somalia per terminare, attraverso un itinerario storico e geografico, con le banconote emesse nel 1951 dalla Banca d’Italia per l’Amministrazione Fiduciaria della stessa Somalia. La mostra, articolata in dieci grandi pannelli espositivi, rivestì uno speciale carattere d’interesse storico, culturale e numismatico, poiché consentì, tra l’altro, la visione di ventuno biglietti unici, di cui molti inediti, affiancati a reperti della più esimia rarità mai apparsi sul mercato numismatico.

Il successivo 16 novembre, a Firenze venne organizzata una mostra dal titolo “Fiorino: 750 anni dal primo conio (1252-2002)”, sotto il patronato del Presidente della Repubblica, per iniziativa del Comune di Firenze e dell’Accademia con la partecipazione della Banca Toscana e della Società Numismatica Italiana. Nella prestigiosa Sala dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, al saluto del Presidente Traina seguirono, moderate dall’accademica Lisa Bellocchi, le relazioni della prof.ssa Lucia Travaini dell’università di Milano e dei proff. Philip Grierson e Peter Spufford dell’università di Cambridge e di altri illustri relatori internazionali.

 

Soci fondatori

(23 novembre 1996, Roma)

Giancarlo Alteri
Franco Bartolotti
Lisa Bellocchi
Elio Biaggi
Michele Chimienti
Giulio Marco Gianelli
Luciano Lenzi
Arturo Lusuardi
Gianluigi Missere
Adolfo Modesti
Vittorio Picozzi
Giuseppe Ruotolo
Gianluigi Russo
Neri Scerni
Giorgio Tabarroni
Giuseppe Toderi
Mario Traina
Fiorenza Vannel Toderi